Articolo di Maurizio Roveri !! Da Boxeringweb...
La Regina della Romagna annuncia una prestazione superlativa per l’appassionante sfida di sabato 7 febbraio all’amica Loredana Piazza sul ring del Pala Hilton di Ferrara, la magica sera dei tre Titoli. “In questo momento possiedo una serenità mentale che non avevo più da anni”. Alla ricerca di una vittoria convincente, per arrivare alla corona Mondiale IBF dei mosca che ora è in possesso di Leonela Paola Yudica.
di Maurizio Roveri
Ho visto Simona Galassi in allenamento, ad una settimana dalla difesa del titolo europeo: l’appassionante sfida tutta italiana con Loredana Piazza in programma il 7 febbraio nella suggestiva “Notte dei 3 Titoli”, che per Ferrara sarà un Evento speciale e coinvolgente. L’ho vista sostenere senza un briciolo di affanno otto brillanti riprese di guanti, tutte impostate sul ritmo, sulla velocità, sulla mobilità, sulla scelta di tempo. Il top l’aveva raggiunto - nel rispetto di una saggia programmazione del lavoro - il venerdì precedente (23 gennaio) con il test match di 10 riprese da tre minuti con Mattia Musacchi e Marco Iuculano e lì erano stati scambi intensi, energici, anche aspri.
Lasciatasi alle spalle il lavoro più duro, la “Regina” ha cominciato progressivamente a ridurre i carichi pesanti per ritrovare scioltezza e rapidità. Appunto, queste sono state le linee-guida che hanno accompagnato la sessione di guanti di questa settimana. L’ultima sessione di guanti. Due rounds con Mattia Musacchi e sei con la brava Vissia Trovato, arrivata appositamente da Milano per fare da sparring alla Galassi. Bella intensità e apprezzabile energia sul ring del PalaPalestre ferrarese, luogo sacro per il pugilato, che da due anni è diventato il tempio della fatica, dei sogni, della totale concentrazione di Simona. E dunque, altre indicazioni positive e incoraggianti sono arrivate per Alessandro Duran, il Maestro che ogni giorno dirige e controlla ogni attimo della rigorosa preparazione di questa “ragazzina” di 42 anni e 7 mesi capace ancora di sopportare carichi di lavoro durissimi, nonchè di sorprendere chiunque con il suo entusiasmo, la sua applicazione, le sue motivazioni.
Allenamento che è stato molto utile anche a Vissia Trovato, la pugilessa della “Palestra The Ring”, di Cernusco sul Naviglio. Vissia, interessante voce blues dei “BlueCacao” band fra le più apprezzate del territorio milanese, è una giovane artista di talento nell’esprimere la musica dell’anima, con il microfono tra le mani. Ma Vissia Trovato non si limita al canto. Ama anche un altro palcoscenico, il ring. Ama anche un’altra arte, quella della boxe. La Noble Art. La magia del pugilato l’ha “rapita” e, dopo 34 match da dilettante, sta per vivere una nuova avventura: presto debutterà da pugile professionista, verso la fine di febbraio.
Per Simona Galassi, invece, il combattimento del 7 febbraio contro Loredana Piazza sarà il numero 28 della carriera professionistica (22 vittorie, 3 sconfitte, 1 pari), il diciassettesimo con un titolo in palio. A questo “record” professionistico va aggiunta un’attività dilettantistica prestigiosa, caratterizzata da 87 match, 86 vittorie e... un furto (quello subìto il 24 aprile 2005 in Turchia).
TECNICA, VELOCITA’, RITMO - Nella palestra dei Duran, dove la boxe s’insegna e si pratica seguendo le antiche ricette del lavoro rigoroso, del sacrificio, della fatica, del sudore, della costanza, della disciplina, Simona è un magnifico esempio di applicazione e di umiltà. Lei che ha vinto di tutto - da dilettante e da professionista - resta una ragazza dalla bella semplicità. Con tutta la spontaneità di chi è nata e cresciuta nel cuore della Romagna. Ha sempre l’atteggiamento giusto. E una enorme determinazione. La sua professionalità è contagiosa, è uno splendido messaggio per chiunque entri nella palestra ferrarese di via Tumiati (angolo con Porta Catena). Due anni fa - dopo l’unico momento veramente buio della carriera - Simona fece una scelta. Quanto in tanti la davano già al tramonto (dopo quella sconfitta per kot contro Renata Szebeledi il 27 ottobre 2012 al palasport Arcella di Padova) l’atleta romagnola orgogliosamente decise di continuare l’attività. Perchè un campione non può chiudere la carriera finendo ko. Volle nuovamente mettersi in gioco. Pronta a lavorare ancor più duramente. E a sopportare fatica e sacrifici ancor più di prima, pur di risalire. Era una sfida con se stessa, principalmente. Per farlo, scelse di preparare il rilancio e il futuro a Ferrara. Scelse il progetto, le idee, la programmazione di Alessandro Duran.
Da due anni Alessandro e la veterana Campionessa (che Duran definisce “la ragazzina” per lo straordinario entusiasmo e per la freschezza fisica che accompagnano e sorreggono la quarantenne Simona) lavorano in una maniera talmente intensa, scrupolosa, precisa, inesorabile che... ogni giorno di preparazione andrebbe filmato e mostrato come bellissimo “spot” per il pugilato. Si vede proprio tutto l’amore per la boxe. Qui la Galassi ha riscoperto forti motivazioni. E il gusto di un lavoro alla vecchia maniera. Basato principalmente sulla tecnica, sulla velocità, sul ritmo.
E proprio venerdi pomeriggio, nell’ultima sessione di guanti, ho visto una Galassi muoversi e boxare con una “scelta di tempo” che non le vedevo da un bel po’ e che è decisamente sorprendente per un’atleta che va verso i quarantatre...
Nel corso di questo mese di gennaio, Simona ha potuto avere sparring di caratteristiche diverse passando così dal lavoro in scioltezza e sul ritmo (con Vissia Trovato, che per due mvolte è stata disponibile a recarsi a Ferrara) ad un lavoro più basato sulla “fisicità” con Mattia Musacchi e Marco Iuculano, e prim’ancora era stato molto interessante e utile il raffrontarsi con un’altra romagnola importante, Terry Gordini, vicecampionessa del mondo fra i dilettanti e candidata a indossare la maglia azzurra alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
MONTANTI E LAVORO AL CORPO - Racconta Simona: “Sto cercando di trovare il giusto equilibrio tra le novità introdotte da Alessandro Duran che sono tante, come ad esempio il lavoro al corpo, il lavoro da vicino, cose che mi erano una volta sconosciute, e quello che è sempre stato il mio repertorio naturale di una che si muove tanto sul ring, che anticipa con i colpi dritti, usando appunto la scelta di tempo. Lavoriamo per trovare il giusto equilibrio: dare più efficacia ai fondamentali che ho aggiunto alla mia boxe senza, tuttavia, snaturare la mia boxe. L’obiettivo è arrivare a proporre un pugilato più completo”.
Migliorarsi, completarsi, crescere. Sì, crescere ancora. Può sembrare strano che a pensare così sia una campionessa che in carriera ha vinto tanto, e che ha già 42 anni e mezzo. Può sembrare strano per chi... non conosce Simona Galassi. L’età non è un limite. Si può imparare sempre qualcosa. In qualunque momento della vita. L’importante è volerlo. Ritrovare belle emozioni è qualcosa che non ha prezzo.
“Io non mi sarei mai aspettata di apprendere così tanto alla mia età, perchè dopo tanti anni di pratica ci sono automatismi, impostazioni, abitudini che vengono assimilati e sembra difficile cambiare un modo di fare boxe che ti porti dietro da una vita. ma tutte queste novità, che ho scoperto lavorando con Alessandro Duran, mi hanno veramente messo in testa la voglia di ricominciare a costruire certe cose. E sono contenta, perchè il risultato del lavoro che sto facendo si vede”.
AMICHE DI LUNGA DATA - Simona Galassi e Loredana Piazza si conoscono. E si rispettano.
“Siamo amiche. Amiche di lunga data. Però, parlando di questa sfida voglio guardarla soltanto nell’aspetto sportivo. Tengo fuori dal match, dunque, la nostra amicizia: quella rimarrà per sempre. Sul ring di Ferrara sabato prossimo so che dovrò dare il massimo. Questa difesa del titolo europeo è per me una tappa fondamentale, in prospettiva di una nuova chance mondiale. Pertanto dovrò essere estremamente convincente. Loredana Piazza è un’avversaria che stimo, come persona e come atleta. Ha tentato due volte l’assalto al Mondiale andando a combattere all’estero, la prima volta nel 2010 in Argentina, la seconda volta nel 2013 in Giappone. Io e Loredana ci siamo affrontate due volte, nel corso della nostra attività dilettantistica, nel 2003 ai campionati Assoluti di Ostia e nel 2005 a Bertinoro. Ho vinto entrambi i match, ai punti. Ma fa parte del passato. E poi, il dilettantismo è una cosa e il professionismo tutt’altro. Pertanto, non paragono quel che è stato il passato con quel che sarà il 7 febbraio al Pala Hilton Pharma di Ferrara. Sarà sicuramente una cosa diversa, una cosa nuova. Anche per Loredana è un momento importante e penso che sarà motivatissima. Lei ha combattuto 12 volte da professionista e ha vinto 10 volte. I due assalti mondiali dei supermosca non sono andati bene, ma ha combattuto con coraggio. E’ in cerca di un riscatto, di un rilancio. Questo Europeo è per lei un sogno da afferrare, anche perchè sta attraversando un bel momento della sua vita ed è serena con la testa. La tranquillità mentale rappresenta un aspetto importante. Io ne so tanto, di ciò che vuol dire la serenità quando ti alleni e ti prepari prima di salire sul ring”.
Eh sì, perchè la vita pugilistica di Simona Galassi professionista - seppure vincente, seppure prestigiosa, con i titoli mondiali WBC del 2008, 2009, 2010 e i successivi Mondiali IBF, nonchè i cinque combattimenti vinti con l’Europeo in palio - non è stato un cammino semplice. Non sono mancati i problemi, i contrattempi, tormenti e tensioni. In linea con quelle che sono le poche certezze, anche da un punto di vista economico, del professionismo italiano. Poi, in questi ultimi anni qualcosa è cambiato...
LA FORZA DELLA SERENITA’ - “Più che in questi anni, direi in questo momento. In questo momento ho una serenità che non avevo più da tempo. Anche nel recente passato ci sono stati anni difficili per me da un punto di vista di testa. Perchè non hai mai una certezza alle spalle, non hai una vera sicurezza. In questo momento ho ottenuto quello che speravo potesse avvenire e ho chiuso il cerchio giusto: con le persone giuste attorno a me, persone che lavorano per me e delle quali mi fido totalmente. Ecco perchè attualmente sono davvero serena. Ma è da pochi mesi che s’è chiuso il cerchio. Prima... c’era, sì, Alessandro Duran, fondamentale punto di riferimento, tuttavia mancavano alcuni tasselli. Adesso ho un insieme di cose che mi fanno stare meglio. Ho avuto l’opportunità di fare una grande preparazione. E mi sento bene. Veramente bene, come non mi sentivo da tempo. Questo è merito anche di una serenità mentale che prima, per tanti anni, non ho avuto”.
IL DIARIO DI SIMONA - E’ una Galassi con la molla carica. Lo si capisce anche leggendo i divertenti, gradevoli interventi nel Diario che con molta cura tiene (“Il Diario di Simona”, appunto) nel suo sito, molto ben fatto. Il 24 gennaio, ad esempio, ha scritto: “C’è un fervore, un’energia particolare in palestra e ciò ci sta facendo lavorare al meglio. Io esco da questa preziosa faticaccia soddisfatta, direi quasi gasata: condizione fisica al top. Forse riuscirò a risparmiarmi il carico di bastonate che Ale Duran mi ha promesso se sabato non farò quello che devo fare!”.
E ancora: “E’ da qualche tempo (dopo una bella sfogata e incisivi chiarimenti) che sono tornata a fare l’unica cosa di mia competenza: l’Atleta. Dopo anni di tensioni, incertezze e annunciate mazzate, mi fido delle persone che mi hanno preso in carico, delle promesse ricevute, dell’animo caparbio che riuscirà a mantenerle”.
NEL MIRINO LA GIOVANE ARGENTINA - Leonela Paola Yudica è l’argentina che Simona spera presto di agganciare. E di affrontare per l’ultimo grande match d’una straordinaria carriera. Il Mondiale, ancora. Per chiudere col botto. Leonela è giovane, ha 26 anni, argentina di Chimbas, nella parte centrale della provincia di San Juan. Il 19 dicembre scorso, a sorpresa, ha sconfitto ai punti (split decision) l’uruguayana Gabriela Bouvier strappandole il titolo mondiale IBF dei mosca. Sul ring del Club 1° de Mayo a Remedios de Escalada, nella provincia di Buenos Aires.
“Sì, è stato un risultato a sorpresa” commenta Simona. “Ha battuto l’uruguayana che avrei dovuto incontrare io, ma il match era slittato. Ora la campionessa è questa ragazza argentina, giovane e ancora imbattuta, ma con poca esperienza. Soltanto 11 match al suo attivo, 9 vittorie e 2 pari. Comunque, la sua limitata esperienza non vuol dire nulla. Anch’io sono stata una che non aveva alcuna esperienza, tuttavia il mio percorso ha fatto... tante sorprese a chi di esperienza ne aveva più di me. Dunque, non sottovaluto la giovane Leonela. Anche perchè l’Argentina è una Nazione dove la boxe ha radici profonde e una prestigiosa tradizione. Hanno il pugilato nel sangue, gli argentini. Sul ring sono dei guerrieri. Sarà una dura battaglia, questo lo so. Ecco perchè punto a produrre una notevole prestazione nell’Europeo del 7 febbraio, per fare quel passaggio giusto che mi possa portare al Mondiale con sicurezza”.
Fotoservizio M. Roveri